Il Consulente Tecnico per ATP o Accertamento Tecnico Preventivo deve svolgere un compito fondamentale ancor prima d’essere formalmente nominato in Tribunale dal proprio Avvocato, ad esempio usando un modello per la nomina del CTP facsimile a quello scaricabile che segue:

Il proprio Consulente Tecnico di parte o CTP andrebbe nominato già nella fase preparatoria dell’ATP, quando si è la parte che intende promuove l’Accertamento Tecnico Preventivo, o appena si ha notizia che si dovrà aderire ad un ATP promosso da altri.

Questo perché nella fase preparatoria dell’Accertamento Tecnico Preventivo, il proprio Consulente Tecnico per ATP può coadiuvare sinergicamente il vostro Avvocato per individuare quegli aspetti Tecnici della vicenda che vi interessa che meglio potranno essere usati a vostro vantaggio nelle varie fasi del iter processuale.

Fondamentale è poi l’ausilio del proprio Consulente Tecnico per ATP nella fase preparatoria del quesito da proporre al Giudice per il CTU che verrà nominato.

Spesso tutto l’iter processuale, nonché il suo esito finale è condizionato in maniera determinate dal giusto quesito tecnico che si proporrà al CTU e questo purtroppo un aspetto fondamentale trascurato da molti.

Consulente Tecnico per ATP
Un esperto Consulente Tecnico per ATP può essere fondamentale in tutto l’iter processuale.

Per approfondire quali sono i compiti del proprio Consulente Tecnico per ATP ti invito a leggere il relativo articolo.

L’accertamento tecnico preventivo (ATP) è un procedimento cautelare che serve a determinare le cause tecniche oggettive che hanno determinato l’insorgere di una controversia tra le parti.

L’ATP viene disciplinato all’art. 696 c.p.c., che recita: “Chi ha urgenza di far verificare, prima del giudizio, lo stato dei luoghi o la qualità o la condizione di cose, può chiedere, a norma degli articoli 692 e seguenti, che sia disposto un accertamento tecnico o un ispezione giudiziale”.

All’articolo 696 c.p.c., la Legge n. 80 del 2005 ha aggiunto che l’accertamento tecnico e l’ispezione giudiziale, se ne ricorre l’urgenza, possono essere disposti “anche sulla persona dell’istante e, se questi vi consente, sulla persona nei cui confronti l’istanza è proposta”, mostrando così di recepire le sentenze della Corte costituzionale n. 471 del 22 ottobre 1990 e n. 257 del 19 luglio 1996 che si era occupata della questione.

La ratio dell’ATP è fondata quindi nell’intento di impedire l’irrimediabile dispersione degli elementi probatori, provocata dalle modificazioni cui, con il decorso del tempo, possono essere soggetti luoghi, le cose o le persone fisiche, il tutto al fine di mantenere quegli elementi tecnici che di fatto potranno, per la loro rilevanza ai fini della vicenda, confluire nel successivo giudizio di merito radicato a tutela dei diritti lesi di una parte dalla commissione di un fatto illecito o di altre attività.

Il Consulente Tecnico per ATP ha dunque il compito preliminare di predisporre una perizia tecnica per individuare tutti gli aspetti più rilevanti sotto il profilo tecnico-giuridico che potranno tornare utili al proprio assistito e che dovranno essere opportunamente sottoposti al vaglio del Consulente Tecnico d’Ufficio nominato dal Giudice. Il Consulente Tecnico per ATP dovrà dunque possedere competenze non solo tecniche ma anche giuridiche per meglio coadiuvare sia il proprio assistito sia il suo avvocato.

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